Mentre sul confine occidentale è più che mai aperto il confronto pro o contro le grandi opere, sul fronte orientale i progetti non solo si fanno, ma addirittura raddoppiano. L'Austria, già impegnata insieme all'Italia nella realizzazione del traforo ferroviario di base del Brennero, ha posto una pietra miliare su un altro grande progetto che rientra negli itinerari europei. Il conto alla rovescia è cominciato. Mancano infatti ancora pochi chilometri per completare lo scavo della seconda delle due gallerie parallele sotto la Koralpe, dopo che nell'agosto scorso c'è stata la caduta dell'ultimo diaframma nella canna meridionale.
Il tunnel di base della Koralmbahn (ferrovia della Koralpe), lungo 32,9 chilometri, è l'opera più impegnativa, ma non la sola, della nuova ferrovia ad alta capacità che collegherà dal 2026 Klagenfurt in Carinzia con Graz in Stiria, lungo un nuovo tracciato di 130 chilometri, di cui 47 chilometri di tunnel con oltre 100 ponti e viadotti. La linea fa parte del corridoio Baltico-Adriatico della rete europea Ten-T. Anche se consentirà una drastica riduzione dei tempi di percorrenza tra i due capolinea per i treni passeggeri, lo scopo di quest'opera significativa in termini di investimento (solo il tunnel di base costa oltre 5 miliardi di euro) è favorire il traffico merci, in particolare quello intermodale.
Soprattutto aprirà una nuova relazione nei collegamenti tra i porti dell'Adriatico e l'Europa del nord-est. La Koralmbahn non rappresenta infatti un adeguamento o una rettifica di una linea già esistente, ma un tracciato alternativo ad alta capacità: è come se, per fare un esempio riportato a casa nostra, fosse realizzata una linea ferroviaria diretta tra Trento e Milano, piuttosto che tra Trento e i porti dell'Adriatico.
Raggiungere rapidamente Graz, per le merci, ha un'importanza strategica, perché da qui ci si inserisce lungo l'itinerario della ferrovia del Semmering verso Vienna e Bratislava. Come se non bastasse, anche sul Semmering tra Gloggnitz e Murzzuschlang è in fase avanzata di costruzione un altro tunnel di base per superare lo storico valico (considerato la prima strada ferrata di montagna al mondo, ora patrimonio dell'umanità Unesco). Grazie a quest'opera, il tracciato lungo 41 chilometri si ridurrà a 27,3 chilometri. Ma non sono i 14 chilometri in meno a rappresentare il vantaggio principale. La ferrovia storica infatti ha un tracciato molto acclive e sfavorevole ai traffici merci pesanti, dove è richiesta la doppia trazione. In combinazione tra loro, la galleria di base del Semmering e la ferrovia della Koralpe consentiranno il transito attraverso l'intera linea meridionale austriaca per i treni merci a standard europeo trainati da una sola locomotiva.
Piermario Curti Sacchi
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