La società postale tedesca Deutsche Post espande la flotta di veicoli commerciali elettrici con un protocollo d’intesa per ordinare oltre duemila E-Transit a Ford Pro, destinati alle consegne nell’ultimo chilometro in diversi Paesi del mondo della controllata Dhl. La collaborazione prevede la consegna dei furgoni elettrici entro la fine del 2023 e i primi esemplari sono già stati consegnati. Ford Pro fornisce anche servizi per gestire la flotta elettrica, compreso l’accesso alla piattaforma telematica E-Telematics, e le soluzioni di ricarica.
L’accordo firmato dalle due aziende prevede anche lo sviluppo congiunto di nuovi modelli di veicoli commerciali, di soluzioni digitali e d’impianti di ricarica. Ford Pro offrirà anche a Deutsche Post la possibilità di sperimentare gli automezzi e verificarne l’assistenza. Nel 2014, Deutsche Post acquisì la società StreetScooter, fondata quattro anni prima da Achim Kampler e Günther Schuh, per sviluppare in casa un nuovo veicolo commerciale elettrico.
Nel 2016, la società postale annunciò una forte crescita dell’azienda, che l’anno successivo avrebbe dovuto produrre 10mila unità, con l’obiettivo di sostituire tutti gli automezzi aziendali. Ma già nel 2019 Deutsche Post annunciò la vendita di StreetScooter e nel 2020 ne annunciò la chiusura, per poi rettificare, affermando che avrebbe proseguito la produzione sino alla fine del 2022.
Nel 2021 la start-up Odin propose l’acquisizione di StreetScooter, che completò all’inizio del 2022. Deutsche Post ha mantenuto una quota del dieci percento e ha firmato un ordine di 3500 unità, prodotte nello stabilimento tedesco di Düren, che ha capacità di 30mila veicoli l’anno. Dalla fondazione, StreetScooter ha prodotto 22.500 furgoni elettrici, 17.500 dei quali venduti al Gruppo Deutsche Post.
L’accordo con Ford Pro indica una diversificazione degli acquisti da parte di Deutsche Post, che investirà nei prossimi anni circa sette miliardi di euro per raggiungere le zero emissioni del proprio parco veicolare, che conta 27mila veicoli commerciali. In tale percorso, la società tedesca ha l’obiettivo del 60% entro il 2030.