Rete Ferroviaria Italiana ha assegnato l'appalto per la realizzazione del nodo intermodale di Brindisi al raggruppamento di imprese composto da Ici Italiana Costruzioni Infrastrutture, Esim e dal raggruppamento temporaneo di professionisti costituito da Progin e 3BA. Il valore dell'appalto supera i 33 milioni di euro, con una parte significativa del finanziamento proveniente dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il progetto prevede la realizzazione di una nuova stazione, denominata Brindisi Intermodale, dotata di quattro binari da 750 metri ciascuno per l'arrivo e la partenza dei treni merci. Questa stazione sarà collegata alla direttrice adriatica attraverso una nuova linea elettrificata a binario unico, che si connetterà al nuovo Bivio (PC) "Brindisi Sud".
L'obiettivo principale del nodo intermodale è deviare il traffico merci lontano dal centro urbano, migliorando al contempo le operazioni logistiche legate al porto di Brindisi e alla sua area industriale retroportuale. Il progetto include il completamento e l'attrezzaggio tecnologico della nuova stazione, che sarà fondamentale per snellire le attività di terminalizzazione dei treni al servizio del porto, della zona industriale e, in futuro, della Piastra Logistica Intermodale retroportuale.
Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale di Rfi, ha sottolineato l'importanza strategica di questo progetto: “Un tassello importante che pone l'obiettivo di allontanare il traffico delle merci dal tessuto urbano, con i suoi binari centralizzati arrivo e partenza treni merci, incentivando quindi anche le relazioni tra il Porto di Brindisi e il Mediterraneo. Un trasporto merci, quindi, sempre più sostenibile, che apre il sud Italia verso l'Europa. Inoltre, i lavori previsti sul nodo di Brindisi permetteranno un collegamento sempre più efficiente con la linea adriatica, un collegamento che consentirà di avvicinare il Mezzogiorno al resto d'Europa”. L'attivazione dell'opera è prevista entro il 2026.