La notte tra l’8 e il 9 luglio resterà nella cronologia dell’aeroporto della Malpensa come la data del primo decollo di un drone cargo. È stato un volo piuttosto breve, ma che ha permesso ai suoi promotori – la società aeroportuale Sea, l’Enav e la Techno Sky – di sperimentare il decollo e l’atterraggio di un velivolo senza pilota. Il protagonista è stato un drone Nimbus, che in questo volo ha trasportato un carico leggero per otto chilometri, sino al magazzino di Barbarini & Foglia, nell’adiacente Comune di Case Nuove.
Questo volo rientra nel progetto europeo U-Elcome (U-space European COMmon dEpLoyment), coordinato da Eurocontrol e cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programma Cef (Connecting Europe Facility). In tale progetto Sea ha il ruolo di coordinatore della Sandbox di Milano, un ambiente di prova controllato che permette di sperimentare attività regolatorie e tecnologiche innovative. L'obiettivo è sviluppare soluzioni innovative per il trasporto merci tramite droni, contribuendo allo sviluppo dei servizi U-space. Questi servizi mirano a regolare l'accesso sicuro ed efficiente dei droni nello spazio aereo, ottimizzando i tempi di consegna, riducendo le emissioni di CO2 e promuovendo la sostenibilità ambientale.
Questa prima sperimentazione è avvenuta con la collaborazione di diverse realtà: oltre alle citate Enav e Techno Sky hanno partecipato anche D-flight, EuroUSC Italia, Telespazio e Dronus. Enac ha portato il suo contributo per gli aspetti normativi e autorizzativi. Nel 2024 avverranno altri voli di droni alla Malpensa operati da Telespazio con Dronus, nell'ambito del Cluster Italiano dimostrativo coordinato da Enav. Tra le prime applicazioni c’è il trasporto di farmaci, per il quale è già stato firmato un protocollo d’intesa con gli ospedali della zona.