La realizzazione del nuovo corridoio ferroviario del Brennero, nella tratta di accesso da nord in territorio tedesco, slitta a data da destinarsi. Ne dà notizia il quotidiano regionale austriaco Tiroler Tageszeitung secondo il quale il gruppo parlamentare Cdu/Csu al Bundestag tedesco ha espresso un giudizio negativo sul progetto che riguarda il passaggio in Baviera. Il tracciato lungo poco più di una cinquantina di chilometri tra Grafing, a sud-est di Monaco e Kufstein proposto dalle ferrovie tedesche DB viene contestato per il suo presunto impatto ambientale negativo.
Il progetto sarà discusso in un’audizione in commissione parlamentare fissata per il 16 ottobre 2024, ma il suo destino appare ormai delineato. In realtà il principale gruppo parlamentare bavarese non si oppone all’ipotesi di realizzare la nuova linea ferroviaria ad alta capacità che da Monaco, attraverso l’Austria, dovrebbe raggiungere il portale nord del tunnel di base del Brennero, ma chiede un progetto alternativo. In sintesi, si avrebbe un maggior numero di gallerie, in modo da rendere meno impattante il tracciato insieme al sotto-attraversamento del fiume Inn.
Questa richiesta però avrebbe come logica conseguenza sia quella di far lievitare i costi di realizzazione sia un allungamento dei tempi di realizzazione. A questo punto lo scenario si sposterebbe a dopo il 2050, un’ipotesi che impatterebbe in modo significativo sulla capacità complessiva del nuovo corridoio, considerando il fatto che il tunnel di base sarà aperto all’esercizio, secondo previsioni ormai del tutto attendibili, nel 2032. La richiesta dei parlamentari tedeschi non giunge del tutto inaspettata, perché rispetta un po’ l’umore delle popolazioni locali. In particolare, a Rosenheim, la popolosa cittadina tedesca ai confini con l’Austria, si sono tenute diverse manifestazioni di protesta nei confronti della nuova ferrovia, con slogan abbastanza paradossali in quanto la ferrovia dovrebbe favorire lo spostamento modale togliendo traffico dalle strade.
Il destino della tratta di accesso da nord al Bbt non si è mai rivelato favorevole. Del resto, il percorso di massima complessivo della nuova ferrovia ad alta capacità tra Germania e Austria era stato stabilito solo nell’aprile 2021, dopo sei anni di faticosa pianificazione. La tratta più meridionale della nuova linea, quella che interessa l’area tedesca di Rosenheim, oggetto delle contestazioni, arriverebbe fino alla porzione più orientale dell’austriaca valle dell’Inn. Il percorso selezionato dalle DB, quasi tutto in Germania, prevede una serie di tunnel che si svilupperanno lungo il 60% del percorso.
La variante inizierebbe a Ostermünchen in Germania a nord di Rosenheim per raggiungere Schaftenau in Austria (portale nord dei cantieri già in corso). Solo ad aprile 2022 le ferrovie tedesche DB avevano avviato la progettazione della linea in variante che potenzia il nodo di Rosenheim. Attorno alla città bavarese dovrebbe essere realizzata una nuova linea che comprende come opere d’arte principali due gallerie, oltre a tutta una serie di manufatti stradali per l’inserimento del tracciato ferroviario. Ma nonostante la presenza di diverse opere che ne riducono l’impatto, il progetto non trova consenso a livello politico e i parlamentari bavaresi sembrano allinearsi all’umore locale.
Piermario Curti Sacchi