Il Porto di Trieste e la Slovacchia rafforzano i loro legami economici grazie all'aumento dei collegamenti ferroviari. Dal 2016, anno di lancio dei primi treni diretti verso Dunajská Streda, i traffici lungo questa direttrice sono in costante crescita, con oltre 400 treni operati nel 2023 e la movimentazione di circa 27.500 teu. L'obiettivo è mantenere questa tendenza anche per la fine del 2024, nonostante le difficoltà globali legate alle crisi geopolitiche che hanno caratterizzato la prima parte dell'anno.
Durante l'incontro "Porto di Trieste-Slovacchia: relazioni economiche e opportunità", che si è svolto il 15 novembre 2024 presso la Torre del Lloyd - sede dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - sono emersi i dati più recenti sul traffico ferroviario. L'appuntamento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, economici e industriali di entrambe le nazioni, concentrandosi sul consolidamento delle relazioni commerciali e sulle opportunità legate al potenziamento dei collegamenti ferroviari tra il Porto di Trieste e la Slovacchia.
Il collegamento ferroviario fra Trieste e le principali destinazioni slovacche, che sono Dunajská Streda e Bratislava, prevede già oggi rispettivamente tre e due rotazioni settimanali. Nei prossimi mesi sono previsti potenziamenti significativi, con l'obiettivo di raggiungere 500 treni nel 2025, triplicando così il numero di convogli rispetto al 2017, quando se ne contavano circa 150.
Secondo il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, "il potenziamento del servizio ferroviario tra Trieste e la Slovacchia non è solo un incremento dei numeri del trasporto merci, ma rappresenta un elemento strategico per il rafforzamento delle relazioni logistiche ed economiche fra l'area del Friuli Venezia Giulia e un Paese che è già un importante mercato di riferimento per il nostro sistema. L'evento di oggi è un bel segnale in questa direzione. E in prospettiva non dobbiamo dimenticare il ruolo della Slovacchia come percorso di connessione con l'Ucraina".
Anche Antonio Gurrieri, amministratore delegato della società Alpe Adria, importante operatore nei collegamenti intermodali da e per il Porto di Trieste, ha sottolineato l'importanza di questa crescita: "Con quasi seimila treni operati annualmente, Alpe Adria si conferma protagonista nello scenario europeo dell'intermodalità, con una rete di collegamenti che, estendendosi ultimamente anche al Nord Europa, trova nell'Europa centrale il proprio mercato di riferimento più vicino. C'è una buona previsione di incremento dei volumi nel 2025 verso la Slovacchia e continueremo a lavorare in questa direzione per sviluppare e rafforzare questo corridoio".
L'incontro si è concluso con un rinnovato impegno da parte delle istituzioni e degli operatori del settore a favorire lo sviluppo delle relazioni tra il Porto di Trieste, la piattaforma logistica e produttiva del Friuli Venezia Giulia e la Slovacchia, "in un contesto che include anche un possibile ruolo nel futuro percorso di ricostruzione dell'Ucraina", hanno sottolineato i protagonisti dell'evento.