Il Consiglio dei Ministri del 13 marzo 2025 ha avviato il processo di riequilibrio delle accise sul carburante, che avverrà gradualmente nei prossimi cinque anni aumentando l’accisa sul gasolio e diminuendo quella sulla benzina, sino alla loro parità. Poiché i consumi del gasolio sono maggiori, dovrebbe aumentare il gettito fiscale e la differenza dovrebbe finanziare il rinnovo del contratto dei lavoratori autoferrotranvieri. Il provvedimento non stabilisce di quanto esattamente aumenterà l’accisa sul gasolio nel 2025, ma si stima che l’aumento potrà variare da 1 a 1,5 centesimi l’anno, perché bisogna recuperare in cinque anni la differenza tra i due carburanti, che è di 11,5 centesimi.
In precedenza, il Governo assicurò gli autotrasportatori che il trasporto stradale non avrebbe subito aumenti, ma oggi non è chiaro come intenda farlo. Al momento, l’unica via potrebbe essere aumentare la il valore della riduzione delle accise, che viene recuperata ogni tre mesi dalle imprese di autotrasporto. Ma tale beneficio riguarda solo una parte degli operatori, ossia quelli che usano veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate e con motori Euro V ed Euro VI.