La nuova Spinelli Srl - gruppo di logistica, trasporti e attività portuali controllato da Aldo Spinelli e partecipata al 45% dal fondo d'investimento inglese iCON Infrastructures - vuole incrementare traffici e superfici nel porto di Genova. La società lo ha messo nero su bianco nella domanda presentata all'Autorità Portuale per chiedere il prolungamento della concessione (in scadenza nel 2020) riguardante l'area di quasi 124mila metri quadrati comprendente Calata Inglese, Calata Massaua e Ponte Etiopia, dove sorge attualmente il Genoa Port Terminal gestito attraverso la società Industrie Rebora Srl.
Nella richiesta, Spinelli precisa che nel 2014 il terminal ha raggiunto un traffico di circa 366.169 teu portando le prestazioni operative a un'incidenza record della produttività pari a 3 teu per mq. Per quest'anno, inoltre, le previsioni di chiusura sono di arrivare a quota 400mila teu movimentai (fra container e carichi rotabili). Il terminalista è convinto che, considerando una crescita media del 4-5% all'anno, entro il 2019 si può prevedere un incremento del traffico sviluppato fino a circa 480mila teu, con conseguente progressiva saturazione del terminal.
Ecco perché il gruppo fondato da Aldo Spinelli chiede un prolungamento della concessione mettendo sul piatto investimenti per complessivi 270 milioni di euro così scomposti: circa 67 milioni per infrastrutture portuali (tra cui il riempimento di Calata Inglese), interventi para-infrastrutturali (transtainer ferrate, RMG, ecc.) per 42 milioni di euro, equipment relativo a macchinari, equipaggiamenti, gru e mezzi di piazzale per circa 35 milioni e infine altri 126 milioni per generici "investimenti per il rimpiazzo delle immobilizzazioni e per sostenere l'incremento dei volumi".
Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, il riempimento di Calata Inglese non fosse possibile, il piano industriale proposto da Spinelli prevede investimenti di importo più contenuto, pari 182 milioni di euro, di cui: circa 45 milioni per infrastrutture portuali, interventi para-infrastrutturali per 28 milioni di euro, equipment e relativi macchinari per 35 milioni, oltre ad almeno 74 milioni per "investimenti per il rimpiazzo delle immobilizzazioni e per sostenere l'incremento dei volumi". Se nel primo caso la richiesta di proroga della concessione sarebbe di 60 anni, in questa seconda opzione la durata della richiesta scende a 40 anni. Questa richiesta di prolungamento dovrà a questo punto essere discussa e giudicata dal comitato portuale entro la fine dell'anno.
Nicola Capuzzo
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