Mediterranean Shipping Company, la seconda compagnia al mondo nel trasporto marittimo di container, ha chiesto al primo terminal container del porto di Genova (il Voltri Terminal Europa) di fargli spazio. Il patron della compagnia ginevrina, Gianluigi Aponte, in occasione della sua ultima apparizione pubblica genovese a Terrazza Colombo aveva auspicato una maggiore collaborazione fra il suo gruppo e il terminal di Prà, pur specificando che i dettagli delle sinergie poter realizzare dovevano ancora essere definiti.
In occasione dell'ultima conferenza stampa indetta dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è emerso però che Msc e Vte (controllata di Psa con cui Aponte ha collaborazioni anche in altre parti del mondo, soprattutto ad Anversa) stanno già dialogando in modo che i container gialli e le navi del vettore svizzero abbiano garanzie propedeutiche all'arrivo di un volume crescente sotto la Lanterna. Più nel dettaglio, il segretario generale dell'ASP, Marco Sanguineri, ha confermato che Msc avrebbe chiesto di aggiungere per sé, o meglio per i propri traffici, un modulo aggiuntivo rispetto ai sei che attualmente compongono il terminal container.
Il presidente dell'Autorità, Paolo Emilio Signorini, ha spiegato la questione: "Il punto centrale è che Msc sta chiaramente mostrando di voler aumentare l'utilizzo del porto di Genova e questo si traduce in due misure concrete. Nella fase immediata, e durerà per un certo periodo, puntare sul terminal che è più in grado di servirli, e cioè Vte. Poi, quando sarà possibile, anche sul terminal di Calata Bettolo».
Il presidente dell'ASP aggiunge che la compagnia di navigazione "ha esigenze di spazi e di banchine e da qui nasce la questione del modulo aggiuntivo, ma non solo. L'intesa operativa credo che riguardi un po' tutti i vari aspetti dell'operatività del terminal e Msc, in ragione di un maggior traffico che porterà, chiede adeguate garanzie sulla capacità del Vte di servire anche maggiori quantità di merce che arriveranno in tempi ragionevoli. Questo mi pare sensato".
Lo stesso Signorini rileva che la questione può avere delle implicazioni in materia di parità di trattamento con altri vettori e per questo non vuole sbilanciarsi sul tema, anche perché saranno necessarie autorizzazioni specifiche per cambiare la fisionomia di alcuni spazi. In concreto, la porzione del terminal di Genova Prà interessata da questa intesa sarebbe quella verso Ponente, dove fino a pochi anni fa sorgeva l'accosto e il piazzale dei traffici di rotabili operati da Stradeblu e poi da T-Link.
La prima parte di banchina (200 metri circa) e il piazzale retrostante secondo le ipotesi allo studio verrebbero destinate ai container. "Verso Ponente il Vte sta pensando di rafforzare l'operatività del terminal aumentando lo spazio di banchina", conferma Signorini, che aggiunge: "Sul lato di Levante del terminal, dove maggiori sono i vincoli imposti dal cono aereo, vorrebbe invece aumentare le condizioni d'operatività (a piazzale, ndr). Vte ragiona a tutto campo, ma l'azienda sta dimostrando di essere il principale terminal operativo del Mediterraneo Occidentale".
Nicola Capuzzo
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