Il 15 novembre 2018, una pattuglia della Polstrada ha fermato un veicolo industriale sulla strada che collega Ragusa con Catania per un controllo sui tempi di guida e di riposo dell'autista. Il veicolo, appartenente a un'azienda di Messina, monta ancora un cronotachigrafo analogico, quindi il conducente ha mostrato agli agenti il disco con i dati del viaggio in corso, che mostrava tempi di guida e di riposo regolari. Ma gli agenti hanno notato che i sigilli dell'apparecchio erano stati manomessi, quindi hanno scortato il veicolo in un centro di controllo specializzato. Dopo avere smontato il cronotachigrafo, i tecnici hanno scoperto che l'apparecchio originale era stato sostituito con un modello manomesso, che registrava una velocità inferiore a quella raggiunta dal camion. Gli agenti hanno quindi staccato un verbale di 2000 euro, hanno ritirato la patente dell'autista e lo hanno denunciato alla Procura, insieme con il titolare dell'azienda proprietaria del veicolo.
Questa è la terza denuncia penale attuata dalla Polstrada di Ragusa in un mese. In un caso precedente, gli agenti rilevarono alcune incongruenze nei dati registrati sulla carta dell'autista, che quindi dichiarò di avere collocato una calamita sul sensore del cronotachigrafo digitale. Una confessione che però non convinse gli agenti, perché quel tipo d'intervento non era compatibile con le incongruenze trovate. Quindi decisero di svolgere un controllo più approfondito un un'officina specializzata, che trovò un equipaggiamento elettronico che interveniva sul cronotachigrafo tramite un telecomando. Una violazione molto più grave dell'applicazione della calamita perché provoca una denuncia penale per manomissione di un apparecchio destinato alla sicurezza, invece si una più semplice multa. Anche nel secondo caso gli agenti hanno scoperto un sistema elettronico per manomettere le rilevazioni del cronotachigrafo. In entrambi i casi sono stati denunciati sia gli autisti, sia i titolari delle imprese di autotrasporto, che hanno sede a Salerno e a Gela. Nell'ultimo anno e mezzo, la Polstrada ragusana ha denunciato per questi reati quindici autisti e dodici rappresentati legali d'imprese di trasporto.
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