Il prossimo giugno tutti i veicoli industriali di nuova immatricolazione dovranno installare i cronotachigrafi digitali di nuova generazione, che richiedono anche una nuova generazione di carte tachigrafiche per usare al pieno le nuove funzioni e alcune di quelle precedenti relative alla gestione delle flotte. In alcuni Paesi europei è già iniziato il dibattito sulla disponibilità e i costi di tali carte e nei Paesi Bassi la questione è stata addirittura oggetto di un'interrogazione parlamentare, che si è basata su un confronto svolto in alcuni Stati sul costo per ottenere le nuove carte.
Secondo chi ha presentato l'interrogazione, l'erogazione delle carte è più costosa nei Paesi Bassi rispetto ad altri Paesi considerati, tra cui il Belgio, il Land tedesco della Renania settentrionale e Vestfalia, la Polonia, la Spagna e la Gran Bretagna. Inoltre, nei Paesi Bassi il costo aumenterà di cinque euro, dagli attuali 95 a 100 euro. Il ministro dei Trasporti olandese, Cora van Nieuwenhuizen, ha risposto che l'emissione delle nuove carte comporta dei costi superiori e che il confronto è difficile, perché nei Paesi Bassi tutte le tipologie di carte (dell'autista, dell'azienda, dell'officina o delle Forze dell'Ordine) ha la stessa tariffa, mentre in altri Paesi può essere differente.
Questa interrogazione parlamentare è l'occasione per cominciare a parlare dell'emissione delle nuove carte del cronotachigrafo anche in Italia. Un argomento che finora non pare interessare nessuno, a cominciare dalle associazioni dell'autotrasporto per finire alle Camere di Commercio, che emettono materialmente le carte. Eppure la necessità di una nuova carta per usare i nuovi cronotachigrafi (a causa del diverso sistema di criptaggio dei dati) potrà diventare un serio problema. Le carte degli autisti attuali possono registrare i principali dati anche sui nuovi cronotachigrafi, ma per alcune informazioni supplementari bisognerà avere le carte di seconda generazione. Finora non sono giunte informazioni ufficiali riguardo al tipo delle carte attualmente rilasciate in Italia. È il caso che le imprese di autotrasporto s'informino e si muovano in tempo.
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