In una comunicazione inviata a Unatras il 1° dicembre 2016, la sottosegretaria ai Trasporti, Simona Vicari, ha dichiarato che la Guardia di Finanza ha svolto (in un lasso di tempo non precisato) 3028 controlli nei confronti d'imprese di autotrasporto merci, scoprendo introiti non dichiarati per 1,3 miliardi di euro e una conseguente evasione dell'Iva per 322 milioni. Inoltre, i Finanzieri hanno trovato ben 1431 lavoratori in nero o irregolari e 405 evasori totali.
Sono cifre enormi, che potrebbero essere ancora maggiori, secondo la Fiap: "Se solo si pianificasse una verifica a tappeto, per l'erario si tratterebbe di recuperare cifre miliardarie nei confronti di soggetti che nella maggior parte dei casi, si badi bene, non sono in condizione di dimostrare la provenienza delle enormi cifre impiegate in questo business".
Anche nel settore dei pallet le verifiche della Finanza mostrano una nero rilevante: 144 interventi della Guardia di Finanza nell'ambito della fabbricazione e riparazione di pedane, dove è stata riscontrata un'evasione dell'Iva di sette milioni di euro, individuando 27 soggetti completamente sconosciuti al Fisco e 34 lavoratori irregolari.
Sulla movimentazione dei pallet, la Fiap ha avviato da tempo una vertenza per "far chiudere tutte quelle botteghe di compro bancali dove conducenti infedeli e addetti di magazzino vanno regolarmente a vendere rigorosamente in nero bancali a 5 euro cadauno", come spiega in una nota. Questo settore, precisa l'associazione è caratterizzato da "acquisti in nero, riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, ricatti da parte dei committenti, fatture milionarie emesse nei confronti dei trasportatori per la presunta mancata riconsegna dei pallet che in definitiva servono solo ad abbattere i costi di trasporto".
L'associazione chiede maggiori controlli: "La chiusura delle botteghe di compro bancali irregolari, che sono probabilmente la grande maggioranza di quelle esistenti, è l'altro passo indispensabile per mettere le imprese di autotrasporto al riparo dalle azioni di dipendenti infedeli che si vendono i bancali per arrotondare, o di addetti ai magazzini con pochi scrupoli che, per la stessa ragione, si inventano di tutto per non restituirli".
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