Quest'anno sono entrate in vigore le nuove norme contro il dumping sociale in Austria, che impongono ai camion stranieri che caricano, scaricano o svolgono cabotaggio stradale nel Paese di presentare informazioni sulla retribuzione dei loro autisti, che deve essere conformi a quella minima in vigore in Austria. In pratica, gli autotrasportatori devono inviare online al Coordinamento centrale del ministero delle Finanze il modulo ZKO3.
Sembra un'operazione semplice, ma si complica se un veicolo trasporta merce di più committenti, come avviene nel caso del groupage, perché il trasportatore deve compilare più moduli. Lo denuncia l'associazione altoatesina Lvh Apa. Inoltre, aggiunge l'associazione, l'Austria impone che a bordo di ogni camion ci sia un'imponente documentazione cartacea: il modulo A1, le buste paga dell'autista e la documentazione sul rapporto di lavoro in lingua tedesca, la prova dei pagamenti al dipendente, la registrazione della durata di lavoro e la classificazione dei salari.
L'assocazione chiede che l'Austria adotti il sistema tedesco, che attua una normativa simile in modo molto più semplice, ossia chiedendo l'invio di una dichiarazione alla Dogana con cui l'azienda comunica che fino a quando sono in territorio tedesco gli autisti sono pagati seguendo le norme sul salario minimo.
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