La produzione e commercializzazione dei pallet in legno riutilizzabili è fonte di numerosi illeciti, sia sul piano fiscale, sia su quello della contraffazione. La scoperta più recente della Finanza è avvenuta all'inizio di luglio 2018, quando i militi hanno trovato in un capannone industriale di Castell'Alfero, in provincia di Asti, un'officina che produceva pedane e che le marchiava con il marchio Epal senza avere l'autorizzazione dell'organismo di certificazione, ossia la European Pallet Association e dalla sua consociata italiana Consorzio Servizi Legno- Sughero. Nel magazzino erano stoccati 650 pallet nuovi già pronti per la vendita e 200 blocchetti di legno marchiati per fabbricare altrettante pedane. La Finanza ha anche trovato 260 sigilli col marchio Epal. Al termine dell'operazione, la Finanza ha segnalato il titolare del magazzino, un astigiano di 78 anni, alla Procura per contraffazione, uso illegittimo dei marchi registrati, ricettazione e per aver immesso in commercio prodotti pericolosi. Infatti, i pallet che non rispettano le caratteristiche tecniche certificate possono rompersi durante la movimentazione e il trasporto, causando danni a persone o cose.
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