Anche la multinazionale della logistica Kuehne+Nagel è finita nel mirino della Procura milanese per attività ritenute illecite negli appalti per la logistica, che in questo caso riguardano la società di grande distribuzione organizzata Iperal. Il 2 aprile 2025 pubblico ministero di Milano Paolo Storari ha sequestrato 16.508.913,91 euro a carico di Iperal e 16.498.638,09 euro alla filiale milanese di Kuehne+Nagel, come provvedimenti preventivi d’urgenza nell’ambito di un’indagine sulla somministrazione di manodopera e false fatture.
Il meccanismo addebitato alle due società ricalca quello di precedenti indagini su multinazionali della logistica avviate dalla Procura di Milano negli ultimi anni. L’accusa è di avere usato fatture per operazioni inesistenti, emesse da società appaltatrici di servizi dietro il paravento di contratti di appalto simulati. In questo modo, affermano gli inquirenti, si sarebbe mascherata una fornitura di manodopera e ottenuto indebiti vantaggi fiscali attraverso la detrazione dell’imposta sul valore aggiunto.
Le attività sarebbero avvenute con l’impiego di cooperative o aziende filtro che assumono formalmente i lavoratori, fornendoli poi in modo sistematico ad aziende committenti. In questo modo, le imprese beneficiarie possono ridurre i costi del lavoro e mantenere tariffe estremamente competitive, a discapito della regolarità dei rapporti di lavoro e del rispetto delle normative fiscali e previdenziali.
Nel caso di Iperal e Kuehne+Nagel, gli inquirenti avrebbero svelato contratti di appalto fittizi che coprivano servizi di logistica e movimentazione merci. Il risparmio ottenuto – attraverso il mancato versamento di contributi e l’illecita detrazione dell’Iva – avrebbe generato un danno all’erario e favorito pratiche di concorrenza sleale e sfruttamento dei lavoratori.
Oltre al sequestro, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati l’amministratore delegato di Iperal e il responsabile italiano del gruppo Kuehne+Nagel. Le due società rispondono ai sensi della Legge sulla responsabilità amministrativa, mentre sono in corso perquisizioni e sequestri informatici presso le sedi operative. I sequestri dovranno essere convalidati entro dieci giorni dal giudice per le indagini preliminari.
Questa nuova operazione conferma l’importanza che la Procura di Milano attribuisce al contrasto della somministrazione irregolare di manodopera, in particolare nei settori della logistica e del trasporto. Le precedenti indagini hanno già portato al recupero di oltre 550 milioni di euro in risarcimenti fiscali per l’Agenzia delle entrate, oltre alla stabilizzazione di più di 49mila lavoratori, che prima operavano in condizioni precarie e senza tutele.