I nuovi aerei cargo registrati direttamente da Amazon Air aumentano il trasporto dei pacchi del colosso del commercio elettronico anche all’interno dell’Europa. Secondo una ricerca del Chaddick Institute for Metropolitan Development della DePaul University, Amazon Air ha aumentato complessivamente del 15% i voli da agosto 2020 ed entro giugno 2021 raggiungerà la soglia dei 160 voli al giorno, quasi il doppio rispetto a maggio 2020 (quando erano 85). A febbraio siamo già a 140 voli al giorno, operati sia con B767F che son B737F. Lo studio sottolinea anche un altro aspetto: l’aumento della flotta e dei terminal a terra sta facendo raggiungere ad Amazon Air la soglia critica per offrire trasporto anche a terzi, diventando così una compagnia cargo a tutti gli effetti operante sia nel Nord America, sia in Europa.
All’inizio del 2021, Amazon Air sta focalizzandosi sull’Europa, usando due B737s noleggiati da Asl Ireland Airlines, cui si aggiungerà presto un terzo apparecchio. Questi aerei svolgono in prevalenza otto voli quotidiani su rotte medie, come la Lipsia-Barcellona e la Colonia-Madrid e, per quanto riguarda l’Italia, la Malpensa-Colonia e la Roma-Parigi e la Roma-Barcellona. Amazon Air dichiara che il suo hub europeo è Lipsia, ma l’analisi dell’Università statunitense mostra che la maggior parte dei voli intra-europei fa capo a Colonia. I ricercatori ipotizzano che Lipsia servirà soprattutto i Paesi dell’Est.
Riguardo agli apparecchi registrati direttamente da Amazon Air, per ora sono dieci, anche se nessuno sta volando perché sono ancora in fase di conversione da passeggeri a merci e altri quattro potrebbero aggiungersi presto. Le prime unità di questo tipo potrebbero decollare entro il prossimo agosto. Ma un altro elemento può cambiare la strategia aerea di Amazon: l'espansione delle cargocity statunitensi di Cincinnati e Wilmington, che offrono alla società di e-commerce le risorse per offrire servizi B2C anche in conto terzi, pure a imprese che non usano il suo marketplace. Lo ha già anticipato una ricerca di Morgan Stanley, che prevede l’avvio di questi servizi entro la fine del 2021, entrando così in diretta concorrenza con FedEx, Ups e Us Postal Service. Secondo Chaddick Institute for Metropolitan Development, invece, l’avvio non potrà avvenire prima di diciotto mesi.
In questa fase, Amazon non pare interessata a sviluppare i voli transoceanici, anzi pare li stia riducendo. In questo comparto, la società preferisce acquisire stiva da compagnie cargo e la ricerca ritiene che l’uso di propri aerei sul Pacifico e sull’Atlantico servirà soprattutto per affrontare periodi di punta. La flotta sarà quindi dedicata ai trasporti interni al Nord America e all’Europa.