Nel tardo pomeriggio del 3 settembre un camion carico di filati prese fuoco a Pistoia, senza causare alcuna vittima ma solo la distruzione del veicolo. Iniziarono subito le indagini, che presero la via dell’incendio doloso e sono sfociate nell’accusa allo stesso autista dell’automezzo, un uomo di cinquant’anni. Secondo gli inquirenti, il camionista avrebbe incendiato il veicolo per danneggiare l’impresa di autotrasporto per cui lavora. Una pattuglia di Polizia lo ha arrestato alla stazione mentre cercava di lasciare la città. I Giudice delle indagini preliminari ha confermato la detenzione preventiva per evitare il pericolo di fuga, a fronte di prove presentate dagli inquirenti.
Sempre le cronache giudiziarie riportano il caso di un autista bulgaro di 67 anni assolto dai giudici di Appello dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo venne arrestato nel luglio del 2019, dopo che nel semirimorchio frigorifero del suo camion furono trovati tre giovani afgani in gravi condizioni, che richiesero un ricovero in codice rosso. Al processo di primo grado, il camionista venne condannato a quattro anni e i suoi avvocati ricorsero in Appello. In questa sede, gli avvocati hanno dimostrato, con documenti e testimonianze, che l'autista non sapeva di avere a bordo tre immigrati, quindi il giudice lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato.