Gli inquirenti stanno ancora ricostruendo gli eventi che hanno provocato il salto di corsia dell'autocisterna carica d'olio che ha investito tre autovetture causando la morte di cinque loro occupanti. L'autista del camion è illeso, ma è agli arresti con l'accusa di omicidio colposo multiplo. Subito dopo l'incidente, è stato portato in carcere e interrogato, ma dopo il secondo interrogatorio di ieri, il magistrato ha stabilito di trasferirlo agli arresti domiciliari.
I magistrati contestano al camionista di aver viaggiato sopra i limiti di velocità (85 km/h invece di 70 km/h) e di non avere mantenuto la distanza di sicurezza con il veicolo che lo precedeva. E proprio su questo secondo punto, l'autista ha fornito la sua versione. Una Opel Corsa gialla lo avrebbe superato, rallentando improvvisamente dopo il sorpasso e costringendolo a frenare e sterzare. Questa manovra, svolta con una cisterna carica di liquidi, ha causato lo sbandamento e il salto di corsia. L'autista aggiunge che l'autovettura non si è fermata.
Su questo evento è intervenuta anche Conftrasporto, che ha inviato una lettera al Prefetto di Brindisi e alla Polizia Stradale, dove chiede di svolgere le verifiche sull'intera filiera del trasporto (ossia al vettore, committente, caricatore e proprietario della merce) per individuare eventuali corresponsabilità, come prevede la Legge 286/2005.
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