Ahmed Abdel Salam, il facchino che lavorava nella piattaforma GLS di Piacenza dove è stato investito da un autoarticolato durante un picchetto, sarebbe morto per imperizia, imprudenza e negligenza dell'autista del camion, un uomo di 44 anni residente a Cremona. Il sostituto procuratore, Emilio Pisante, sostiene che l'autista non si accertò se durante la svolta a destra, uscendo dalla piattaforma dopo avere scaricato, ci fossero persone o altri ostacoli, tenendo conto che si sapeva che era in corso un presidio con eventuale blocco dei veicoli.
La Procura sottolinea anche il "comportamento scorretto" della vittima, che stava muovendosi sulla strada per bloccare il veicolo, agendo così in modo incauto, perché si mosse da solo e senza mostrare chiaramente la sua presenza all'autista. Sulla base di queste considerazioni, il procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio dell'autista per omicidio stradale. Il Gip dovrà decidere se accogliere o respingere tale richiesta nell'udienza preliminare fissata per il 20 settembre.
L'avvocato difensore dell'autista ha dichiarato alla stampa locale l'uomo adottò tutte le cautele del caso, tenendo conto che la velocità del veicolo non era eccessiva e che l'autista non aveva assunto alcol o droghe. Inoltre, la difesa sostiene che l'uomo non aveva alcun interesse a forzare il presidio. Viceversa, il sindacato autonomo Usb, dove militava Ahmed Abdel Salam, conferma la tesi iniziale, ossia che si tratti di un omicidio.
In una nota diffusa il 31 luglio 2017, il sindacato scrive che "come numerosi testimoni hanno chiarito nel corso delle indagini svolte dalla difesa dei familiari è emerso che la decisione del camionista di far partire il suo mezzo, con ciò provocando la morte del nostro compagno, era stata determinata dalla manifesta volontà dei responsabili della ditta di forzare il blocco". Il sindacato chiede la prosecuzione delle indagini nei confronti "della persone che hanno spinto l'attuale indagato a forzare il blocco" e il 20 settembre chiederà di costituirsi parte civile. Inoltre, ha indetto dieci giorni di mobilitazione dal 14 settembre.
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