La vicenda della Dentressangle iniziò con le denuncia da parte del sindacato CFTC di avere usato in Francia in modo illegale un migliaio di autisti stranieri, nella gran parte portoghesi, polacchi e rumeni, per ridurre i costi del trasporto. I fatti sarebbero avvenuti prima dell'acquisizione della società da parte di Xpo Logistics (avvenuta nel 2015). Durante il primo processo, i difensori dell'azienda hanno sostenuto che alcune perquisizioni svolte per acquisire prove non erano state regolari, quindi hanno chiesto l'assoluzione per gli imputati, che erano sei dirigenti della società. La prima sentenza è stata emessa il 5 maggio 2015 dal Tribunale di Valencia, che ha parzialmente annullato il processo proprio per queste irregolarità durante l'inchiesta. A questa sentenza ha opposto ricorso la pubblica accusa, ma il 28 agosto 2018 la Corte di Appello ha confermato l'assoluzione. Entro dieci giorni, il pubblico ministero deve decidere se presentare un ulteriore ricorso in Cassazione.
L'accusa sostiene che tra società controllate da Norbert Dentressangle (ND Silo, TND Volumes e SAS TND) hanno svolto per la capogruppo autotrasporti usando autisti stranieri tramite distacco transnazionale ritenuto illecito. Sempre secondo l'accusa, in questo modo l'azienda avrebbe risparmiato trenta milioni di euro. La difesa sostiene invece che non esistono prove si un rapporto di subordinazione tra gli autisti e le tre società.
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