Le statistiche sono allarmanti. L'incidente stradale rappresenta la principale causa di morte tra i giovani e luglio e agosto sono i mesi in cui il tasso di mortalità raggiunge i vertici per quanto riguarda l'Europa. Dal 2004 al 2013, oltre 62mila ragazzi tra i diciotto e i ventiquattro anni hanno perso la vita sulle strade dell'Unione Europea e secondo l'European Road Safety Observatory (Osservatorio Europeo sulla Sicurezza Stradale) sarebbero i comportamenti irresponsabili dei giovani alla guida di un'auto, il fattore principale che causa incidenti letali. La distrazione, l'assunzione di alcool e droghe, la scarsa conoscenza delle strade e lo stress sono tra i motivi più comuni dei sinistri che coinvolgono gli adolescenti.
Sulla base di questi dati, la Ford ha commissionato – nel giugno 2016 – alla società di ricerche Lightspeed GMI, uno studio relativo alle cattive abitudini dei giovani al volante. Dopo aver intervistato 6500 ragazzi tra i diciotto e i ventiquattro anni in Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna, la ricerca rivela che il 57 percento ha ammesso di aver superato più volte i limiti di velocità, il 43 percento di aver inviato messaggi con il telefono, il 36 percento di aver effettuato telefonate mentre era alla guida, il 16 percento di non aver allacciato le cinture di sicurezza, il 15 percento di essersi fotografato (selfie) e il 13 percento di essersi messo al volante dopo aver bevuto alcoolici.
Ma non è tutto. Il 45 percento degli intervistati ammette che guiderebbe una macchina sovraccarica di passeggeri, mentre il 25 percento accetterebbe un passaggio anche da chi ha assunto alcoolici. Il 26 percento ha già avuto un incidente stradale e il 20 percento è stato controllato dalle forze dell'ordine mentre si trovava alla guida di un autoveicolo. Di fronte alla domanda inerente alle capacità di guida, il 93 percento si ritiene un ottimo conducente, anche se il 54 percento ammette di non comportarsi in maniera corretta.
Dallo studio condotto da Ford, il genere maschile è più propenso a commettere infrazioni e ad assumere un atteggiamento poco prudente durante la conduzione del mezzo, inoltre, il 68 percento dei giovani dichiara che sono soprattutto i mesi estivi che favoriscono un approccio alla guida meno responsabile. Infatti, l'estate offre occasioni come viaggi, week-end, e serate all'aria all'aperta in cui si desidera vivere l'esperienza di guida in modo libero e rilassato, sensazioni che spesso portano a sottovalutare i pericoli della strada.
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Il comportamento dei giovani alla guida subisce un cambiamento in presenza di adulti all'interno del veicolo. Il 57 percento degli intervistati afferma di essere più attento e cauto se i passeggeri sono genitori o parenti, mentre il 41 percento non ha lo stesso riguardo nei confronti degli amici. Di fronte a queste dichiarazioni, la casa automobilistica americana, ha prodotto un video ironico e fantasioso che ha come protagonisti i "Blown Up", dei gonfiabili dalle fattezze adulte, pronti a scattare come un airbag nel momento in cui il giovane guidatore mostra una condotta sconsiderata al volante.
I migliori strumenti per salvaguardare i giovani dai pericoli della guida di un veicolo sono la prevenzione e l'informazione, ed è questo l'obiettivo di Ford, che attraverso il suo programma DSFL (Driving Skills For Life) organizza sessioni di guida gratuite. Lanciato nel 2013 in tutta Europa, il corso si propone di formare 20mila ragazzi entro la fine del 2016, consentendogli di apprendere come riconoscere e gestire i pericoli, controllare la vettura, gestire spazi e velocità, eliminare le distrazioni e comprendere i rischi legati all'assunzione di alcool e stupefacenti, nonché quelli derivanti dallo scattarsi selfie al volante.
Davide Debernardi
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