Il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, ha precisato che l’iscrizione nel registro degli indagati dell’autista del veicolo industriale contro cui il 19 maggio 2020 ha sbattuto la handbike di Alex Zanardi è un atto dovuto e per ora non si riscontrano azioni che possano far pensare a una sua colpevolezza per l’incidente. L’autista è già risultato negativo al testo dell’alcol. Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, intorno alle 17.00 Zanardi stava percorrendo la Statale 146 del Senese, tra Pienza e San Quincino d’Orcia nell’ambito di un evento di beneficenza organizzato da lui stesso. La sua handbike stava viaggiando in leggera discesa a una velocità stimata intorno ai 50 km/h e all’ingresso di una curva Zanardi ha perso il controllo del veicolo, che si è capovolto un paio di volte, mentre un veicolo industriale giungeva in senso inverso. Il casco di Zanardi si è sganciato e il pilota ha sbattuto la testa contro il predellino del furgone.
Le condizioni di Zanardi sono apparse molto gravi ai soccorritori ed è stato ricoverato con una prognosi riservata. Immediatamente i medici lo hanno sottoposto a un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale ed ora l’atleta è in coma farmacologico. La staffetta para-olimpica Obiettivo 3 è un evento non competitivo ed è avvenuto su una strada aperta al traffico. Quindi, tutti i partecipanti dovevano rispettare il Codice della Strada in un percorso che in quel tratto mostra dislivelli e curve. Il convoglio era solamente scortato in modo informale da una vettura della Polizia Municipale di Pienza, ma il gruppo cui partecipava Zanardi aveva distanziato il resto dei partecipanti.