In Europa circolerebbero migliaia di veicoli industriali con i cronotachigrafi manipolati con un software sviluppato in Polonia e venduto in tutto il continente. Questa è l'ipotesi su cui stanno investigando magistrati belgi e olandesi, dopo la scoperta di alcune manipolazioni identiche avvenuta a giugno in Belgio. La Polizia ha arrestato in fragrante un cittadino polacco che stava manomettendo alcuni cronotachigrafi in un'officina del Belgio, poi a luglio altri due installatori olandesi nei Paesi Bassi. Proseguendo l'indagine, gli inquirenti hanno scoperto che questo software era stato installato su altri veicoli d'imprese di autotrasporto del Belgio e dei Paesi Bassi e ritengono che altri camion con questo sistema stiano circolando sulla strade europee, grazie alla complicità di numerosi installatori di apparecchi.
L'indagine non è facile, perché secondo gli inquirenti questa manipolazione è quasi impossibile da rilevare nei controlli su strada usando gli attuali strumenti della Polizia. Infatti, gli inquirenti spiegano che stiamo assistendo a un'evoluzione nei sistemi di manomissione dei cronotachigrafi, che stanno trasmigrando dall'hardware (dalla semplice calamita alle più sofisticare schede elettroniche) a software installati nell'apparecchio. Per ora gli inquirenti non forniscono altre informazioni per non compromettere le indagini, che proseguono a livello internazionale.
Un allarme su questa evoluzione della manipolazione dei cronotachigrafi è stato già lanciato all'inizio del 2019 dall'ente olandese Inspectie Leefomgeving en Transport. In una nota del 2 febbraio, l'ente esprime addirittura il dubbio che il cronotachigrafo sia ancora uno strumento di rilevazione affidabile, aggiungendo che nel 2018 l'Ispettorato ha scoperto che un camion su sei tra quelli controllati mostrano una qualche forma di manipolazione. In questa percentuale ci sono sia i metodi più semplici da scoprire (calamita o uso di una carta tachigrafica di un'altra persona) sia quelli più sofisticati. Secondo l'ente, sono attivamente coinvolti nelle frodi non solo gli autisti, ma anche le imprese di autotrasporto e gli installatori, mentre le sanzioni sono sproporzionate rispetto ai guadagni che si ottengono violando i tempi di guida e di riposo. Perciò, il ministero dei Trasporti olandese sta valutando pene più severe, come il ritiro dell'autorizzazione al trasporto, della carta del conducente o quella dell'assistenza.
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