All'inizio di febbraio 2020 la Polizia Locale di Bari ha pescato due autoarticolati con due diverse manomissioni. Il primo aveva un tarocco classico: un sistema elettronico che disinserisce le rilevazioni del cronotachigrafo tramite un telecomando. La scoperta è avvenuta su un veicolo fermato per un normale controllo appena fuori dal porto. Quando hanno scaricato i dati del cronotachigrafo digitale e li hanno confrontati con la documentazione del trasporto, gli agenti hanno trovato delle incongruenze che li hanno spinti a un’ispezione fisica della cabina. Così hanno trovato una centralina che governava il cronotachigrafo, permettendo di disattivarlo tramite un telecomando. La sanzione è stata pesante: oltre alla multa di 4500 euro, anche per altre violazioni al Codice della Strada, gli agenti hanno ritirato la patente al camionista e lo hanno denunciato.
La seconda scoperta è avvenuta all’interno del recinto portuale, dove controllando un veicolo industriale bulgaro che trasportava merci pericolose, la Polizia Locale ha trovato nel vano dei fusibili una scheda New Adblue 3.0 BS (che paradossalmente ha anche il marcio CE), ossia un simulatore di additivo che fa crescere alla centralina del camion che l’AdBue viene usato mentre invece avviene il contrario. In questo modo, il veicolo viaggia senza alcuna limitazione senza consumare additivo e quindi inquinando come un diesel privo si sistemi anti-inquinamento. In questo caso, gli agenti hanno emesso un verbale di 450 euro (il massimo previsto dall’attuale normativa) e hanno fermato il camion fino all’eliminazione della manomissione.