La carenza di camionisti sta colpendo l'autotrasporto di tutta Europa, anche dei Paesi che fino a poco tempo fa rifornivano la parte occidentale del continente. Mentre a Est polacchi, ungheresi e rumeni attingono al loro oriente, come per esempio Ucraina, a ovest si cerca oltreoceano. Lo stanno facendo le imprese portoghesi, dove mancano circa 15mila autisti. Il giornale online JD Direto scrive in un articolo del 10 giugno 2019 che nell'ultimo anno sono già stati assunti oltre duemila autisti brasiliani e un migliaio di venezuelani, usando agenzie sul luogo. Inoltre, offrono un premio di 150 euro per chi segnala loro persone dispose a farsi assumere. Il primo obiettivo è colmare cinquemila posti.
I brasiliani sono favoriti sia dagli stretti rapporti tra i due Paesi, sia dalla lingua comune e arrivano direttamente all'aeroporto di Lisbona, mentre i venezuelani (Paese in preda a una forte crisi economica e politica) passano dalla Spagna. Ma perché un Paese relativamente piccolo cerca così tanti autisti? La prima risposta viene dalla sua forte presenza nell'autotrasporto internazionale, grazie al minor costo della manodopera. Inoltre, i camion portoghesi sono tra i più attivi nel cabotaggio stradale, soprattutto in Francia. Il secondo motivo è che anche lì la popolazione invecchia e si stima che nei prossimi dieci anni il settanta percento degli autisti di veicoli industriali andrà in pensione, mentre i giovani sono restii a intraprendere questo mestiere.
Ma le stesse aziende di autotrasporto brasiliane ricorrono ai camionisti venezuelani, come racconta un comunicato dell'azienda di autotrasporto Transpanorama Transportes, che ha già ricevuto 130 richieste di assunzione e che a luglio impiegherà i primi trenta autisti provenienti dal Venezuela. Prima di mettersi al volante, dovranno seguire un corso di formazione di trenta giorni per conoscere la normativa brasiliana e imparare il portoghese (in Venezuela si parla lo spagnolo), poi affiancheranno un conducente esperto per altri trenta giorni. Gli autisti saranno assunti alle stesse condizioni dei loro colleghi brasiliani.
In questo caso, l'assunzione di venezuelani fa parte di un programma governativo per accogliere gli immigrati economici del Paese ed è assistito dai militari. Una mossa politica attuata anche per mettere in difficoltà il presidente venezuelano Maduro, attingendo alle sue risorse umane. Il comunicato dell'azienda porta l'esempio di due autisti che sono rimasti per due anni senza lavoro in Venezuela e che presto si metteranno al volante di un camion brasiliano. Transpanorama Transportes è una delle dieci più grandi aziende di autotrasporto brasiliane, con una flotta di 1100 veicoli industriali e 1800 autisti. Opera in tutto il Brasile trasportando cereali, liquidi, carichi industriali e postali.
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