L'inchiesta è iniziata durante un controllo sui corsi di formazione svolti dal Consorzio ATL di San Nicola La Strada, che raccoglie ventuno scuole guida della provincia di Caserta. Dall'esame dei corsi per conseguire la Carta di Qualificazione del Conducente, gli agenti hanno rilevato che molti allievi risiedono in località lontane, perfino Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige. Quindi, la Polstrada ha approfondito le ricerche, tramite l'analisi dei documenti e di transazioni telematiche, scoprendo che i titolari delle scuole guida segnavano presenze sui registri obbligatori di frequenza di persone che in realtà erano assenti. In cambio di questo "favore", i candidati versavano quote molto superiori a quelle di mercato, fino a duemila euro per corso.
Al termine dell'indagine, il pubblico ministero di Santa Maria Capua Vetere ha rinviato a giudizio quindici persone per associazione a delinquere, truffa, falso ideologico e falso in registri e notificazioni. Inoltre ha sequestrato 150 patenti dei canditati alla CQC che non hanno frequentato le lezioni.
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