Negli ultimi mesi stanno aumentando i casi di migranti che salgono a bordo dei camion all'insaputa dell'autista per cercare di varcare la frontiera, soprattutto quella con la Francia. E a volte sbagliano veicolo, come è successo a tre giovani africani saliti su un autoarticolato ucraino e scoperti il 10 gennaio 2018 dall'autista mentre stava scaricando alcuni bancali a Travagliato, in provincia di Brescia. Ai Carabinieri chiamati dal conducente, i migranti hanno spiegato che erano saliti a Ventimiglia con l'intenzione di arrivare nei Paesi Bassi.
Pochi giorni prima, il 27 dicembre 2017, un autista bulgaro che stava scaricando alla Schneider Electric di Stezzano, in provincia di Bergamo, ha scoperto ben otto migranti, tra cui minorenni, nel cassone del camion. L'11 febbraio, la Polizia di Frontiera Marittima di Palermo ha scoperto tre persone nel semirimorchio imbarcato su un traghetto proveniente da Tunisi.
L'episodio che ha causato l'intervento della Fai è avvenuto la mattina del 9 febbraio 2018 alla stazione di servizio di Sant'Ilario, sull'autostrada A12, su un autoarticolato dell'azienda di autotrasporto salernitana Curcio Logistica. Durante una sosta, l'autista si è accorto che i sigilli del semirimorchio erano stati manomessi e ha avvertito la Polizia Stradale. Gli agenti hanno aperto il rimorchio, dove hanno trovato sette migranti eritrei, tra cui due minori, che erano saliti a Ventimiglia pensando di viaggiare verso la Francia, mentre in realtà stavano andando nella direzione opposta.
Il 14 febbraio un autista partito da Genova e diretto a Genova, mentre viaggiava sull'Autostrada dei Fiori, ha sentito dei rumori nel cassone e si è fermato a una stazione di servizio, telefonando alla Polstrada. È quindi giunta una pattuglia, che ha scorato il veicolo fino alla caserma d'Imperia Ovest, dove ha aperto il semirimorchio trovando diciannove migranti eritrei. L'episodio più recente è avvenuto il 16 febbraio al casello di Ceva dell'autostrada Torino-Savona, dove la Polizia Stradale ha fermato un autoarticolato trovando a bordi dei migranti.
Nella nota diffusa il 16 febbraio, la Fai spiega che queste scene "si ripetono quotidianamente, soprattutto nelle aree di confine. È successo anche pochi giorni fa, a Ventimiglia", invitando gli autotrasportatori ha denunciare fenomeni d'illegalità a tutti i livelli. "La collaborazione con le Forze dell'Ordine è fondamentale per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza", ha dichiarato il direttore della Fai, Andrea Manfron. "La segnalazione effettuata dalla Curcio e dal suo autista hanno consentito di portare alla luce uno dei tanti, troppi episodi legati al traffico di migranti che spesso si intrufolano nei rimorchi o, peggio ancora, si aggrappano ai semiassi, rendendosi, come registrano le cronache quotidiane, anche protagonisti di veri e propri assalti alla diligenza".
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