La procura di Salerno avrebbe posto sotto indagine due persone per l'omicidio di Aldo Autuori e ha conferito l'incarico per l'autopsia. Dal primo esame del cadavere, emerge che l'uomo è stato colpito da ben dieci colpi di pistola calibro 38 a tamburo (che non lasciano bossoli a terra). La dinamica dell'attentato ricalca quella degli agguati della Camorra, con diversi indizi che rivelerebbero l'utilizzo di killer professionisti. Perciò, gli inquirenti hanno coinvolto nell'indagine anche la Procura Distrettuale Antimafia.
Aldo Autuori stava terminando di scontare una pena di dodici anni per l'omicidio del pregiudicato Luciano Merola durante una lite. Un episodio che non era stato connesso a moventi legati alla criminalità organizzata ma che derivava da contrasti personali.
Nei giorni scorsi, l'avvocato Assunta Baratta ha diffuso una nota per precisare che Aldo Autuori non era titolare né collaboratore dell'azienda di autotrasporto Autuori Trasporti, bensì "esercitava l'attività lavorativa di trasportatore per il tramite di una azienda e/o operatore logistico sito all'interno dello stesso comune di Pontecagnano Faiano (SA) ma a indirizzo diverso rispetto alla via Cristoforo Colombo 15".
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