Dopo l'incontro al vertice del 5 febbraio 2018 a Monaco di Baviera sul trasporto delle merci lungo l'asse del Brennero, Anita ha diffuso un comunicato in cui "plaude alla lungimiranza del ministro dei Trasporti Delrio e di quello della Germania Hermann", che nella riunione "non hanno ceduto alle pressioni dei governatori locali del Trentino Alto Adige e del Tirolo in tema di aumenti indiscriminati dei pedaggi". L'associazione aggiunge che "un efficiente e libero transito attraverso il Brennero senza contingentamenti o limitazioni è essenziale per l'economia italiana".
Il ministro Delrio ha dichiarato al termine del Brenner Meeting che eventuali aumenti dei pedaggi saranno scaglionati nel tempo e terranno conto dell'impatto ambientale dei veicoli industriali. Il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha interpretato tale dichiarazione con l'esclusione da possibilità aumenti dei veicoli con motore Euro VI: "Chi ha investito nell'ammodernamento delle proprie flotte non deve essere penalizzato".
Baumgartner apprezza anche la proposta fatta dal presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, di aumentare l'offerta intermodale con cento treni al giorno a prezzi competitivi, per permettere ai trasportatori di utilizzare la modalità ferroviaria. "Occorre però imitare il modello svizzero, dove in attesa del funzionamento a pieno regime della galleria del San Gottardo, che consentirà di impiegare treni più efficienti con lunghezze di 750 metri e 2000 tonnellate di peso, ogni unità trasportata con il sistema intermodale viene sovvenzionata fino ad un terzo dei costi ferroviari, mentre per il sistema della autostrada viaggiante addirittura fino a due terzi", precisa Baumgartner.
Il presidente dell'Anita aggiunge che senza questo incentivo non sarà possibile raggiungere l'obiettivo della equa divisione del traffico merci tra strada e rotaia previsto dal Brenner Meeting per il 2027 "senza danneggiare irreparabilmente l'economia italiana con misure dirigistiche".
Baumgartner chiede anche di eliminare il divieto di transito notturno sulle autostrade austriache, che causa intasamenti nelle ore diurne di punta: "il divieto notturno ha l'effetto di riversare una massa di automezzi pesanti di transito attraverso il Trentino Alto Adige proprio nelle ore di punta del traffico pendolare. Come contromisura l'Italia potrebbe introdurre un sistema di dosaggio al Brennero in direzione sud proprio in quelle ore per evitare l'intasamento dell'Autobrennero nelle ore mattutine".
Infine, il presidente dell'Anita propone l'introduzione di treni navetta anche per le autovetture dei turisti: "Al Brennero, ogni anno, a fronte di due milioni di camion, transitano dodici milioni di vetture - quindi sei volte tanto - che oltre a inquinare nelle giornate durante le quali vigono divieti di circolazione per i mezzi pesanti, provocano incolonnamenti e intasamenti autostradali. Una volta esistevano i treni che trasportavano le vetture dei turisti, offerta che è stata abbandonata dalle ferrovie. Come mai non si pensa di reintrodurla?"
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