Poche ore dopo avere letto il verdetto del giudice di Lavoro di Rovereto - che dichiara illegittimo l'accordo stipulato nel 2014 con i sindacati confederali per l'esubero di 49 autisti condannando l'azienda a pagare un risarcimento di quasi due milioni di euro - Matteo Arcese, presidente del Gruppo, ha dichiarato il 14 gennaio 2017 al quotidiano l'Adige di valutare il trasferimento della sede legale dell'azienda fuori dal Trentino, pensando a Milano, dove sta sorgendo una importante piattaforma logistica del Gruppo che sarà pronta la prossima estate.
Arcese spiega la decisione affermando che "rispettiamo tutte le leggi, ma qui, con istituzioni che funzionano meglio, siamo paradossalmente soggetti a una quantità di controlli che in altre regioni sono meno frequenti". Ma Arcese pare anche insoddisfatto della politica industriale attuata dalla Regione autonoma: " Potevamo intraprendere un percorso per avere condizioni lavorative migliori. Si è fermato tutto. È una delusione". Arcese sottolinea anche di avere sedi in altre Regioni d'Italia "dove la magistratura si pone in modo più equilibrato".
Arcese precisa che lo spostamento riguarderebbe solo la sede legale e non quella operativa e che la decisione non è condizionata da eventuali contributi provinciali: "I contributi nel Trentino sono finiti da decenni. Abbiamo ottenuto l'operazione lease back di cui siamo grati, ma che abbiamo saldato. Quindi ci sentiamo liberi".
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