Doppia sfortuna per i cinque rapinatori che la sera del 9 maggio hanno assalito a mano armata l'azienda di trasporto Renzi di Casette d'Ete, nel Comune di Sant'Elpidio a Mare. La prima sfortuna è che il carico di calzature che volevano rubare non era più nel magazzino, quindi hanno dovuto "accontentarsi" dei contanti trovati in cassa e un'autovettura, poi usata per fuggire. La seconda sfortuna è che nella zona erano schierati una trentina di Carabinieri delle Compagnie di Fermo, Macerata e Civitanova mobilitati proprio perché erano aumentati gli assalti ad aziende del distretto calzaturiero. Così, appena i sei dipendenti della Renzi hanno lanciato l'allarme, è iniziata la caccia alla banda. Prima i Carabinieri hanno trovato l'autovettura rubata nell'azienda davanti all'ufficio postale dello stesso Comune dove è avvenuta la rapina, poi hanno individuato i rapinatori su un altro autoveicolo mentre percorrevano la superstrada. Una pattuglia dei militari hanno sbarrato la strada con la loro vettura che però è stata speronata da quella dei rapinatori, ma poi i banditi sono stati raggiunti da altre tre Gazzelle. I Carabinieri hanno scoperto altri componenti della banda tra Casette d'Ete e la zona industriale Brancadoro mentre aspettavano i loro complici su un furgone e un camion, che avrebbe dovuto caricare le calzature. I Carabinieri hanno quindi arrestato cinque persone con età tra 47 e 63 anni.
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