Il 12 settembre 2023 il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, ha presentato al parlamento la relazione dell’attività dell’ultimo anno e dei primi dieci anni di attività. Durante il suo intervento, nel capitolo dedicato alle criticità, Zaccheo è tornato sulla questione del contributo che secondo lui l’autotrasporto dovrebbe versare ma per il quale il Governo ha concesso l’esonero col Decreto Legge del 10 agosto 2023 (che deve essere ancora convertito dal Parlamento) dopo le ripetute richieste delle associazioni degli autotrasportatori. Il testo del provvedimento afferma infatti che il trasporto stradale delle merci non rientra nell’ambito di competenza dell’Autorità.
Nella sua relazione, Zaccheo chiede un “ripensamento” da parte del Governo e del Parlamento proprio durante la conversione, portando due motivi. Il primo è che “nell’autotrasporto l’Autorità esercita funzioni di regolazione indipendente, anche indiretta, a garanzia degli interessi delle imprese di autotrasporto merci”. Il secondo è che “non si può affermare che le funzioni di regolazione economica dell’Autorità possano essere trasferite al ministero dei Trasporti (che controlla l’Albo degli autotrasportatori, ndr), come invece riferito dalla relazione Tecnica del Decreto Legge 104/2023”.
Gli ha subito risposto il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, sostenendo che “le attività svolte dalle imprese di trasporto su gomma non sono mai state interessate dal concreto esercizio di competenze attribuite all’Autorità, come è stato più volte sancito dalla giurisprudenza amministrativa del Tar e del Consiglio di Stato, e il contributo assertivamente dovuto è utilizzato per finanziare attività non regolatorie, bensì competenze amministrative di tipo generico, che debbono essere a carico della fiscalità generale”.
Uggè aggiunge che “la normativa italiana, nonché numerose pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, hanno stabilito in maniera inequivocabile che nel settore dell’autotrasporto e della logistica vige il principio del libero mercato, che impedisce qualsiasi attività di regolazione economica da parte di soggetti terzi”. Il presidente della Fai ricorda che fino dal 2018 l’autotrasporto è stato escluso dal contributo, come stabilito dal Consiglio di Stato.