Le tariffe dell’autotrasporto europeo continuano a crescere anche nel secondo trimestre del 2022. Lo afferma il rapporto trimestrale redatti da Upply e Iru, basato sui noli spot e di contratti a lungo termine. I primi hanno raggiunto un indice di 121 (a fronte di 100 del primo trimestre 2017 e di 115 del primo trimestre 2022) e i secondi di 134 (era a 130 nel primo trimestre 2022). Una causa dell’aumento è ovviamente il prezzo del gasolio, che in Europa è mediamente aumentato del 69% a marzo rispetto a gennaio a causa dell’invasione dell’Ucraina, portando un aumento alla pompa del 13% nel secondo trimestre, rispetto al primo, con una media di 1,9 euro al litro. Ciò nonostante la riduzione delle accise attuata da alcuni Paesi europei.
Il secondo elemento che ha spinto in alto i noli è la domanda di autotrasporto, che nel secondo trimestre è stata ancora elevata. Ma il rapporto avverte che potrebbe calare nel terzo trimestre, a causa dell’andamento negativo dell’economia europea per le conseguenze della guerra in Ucraina, compresa l’inflazione che sta riducendo la fiducia di imprese e consumatori. A giugno il valore medio europeo dell’inflazione è stato dell’8,6%. Comunque finora non si prevede una riduzione di domanda tale da incidere negativamente sulle tariffe dell’autotrasporto, anche perché i costi resteranno elevati.
Il rapporto dedica un capitolo al trasporto stradale nazionale in Italia, mostrando che sta seguendo un andamento analogo a quelli europei, pur partendo da un livello più basso. Infatti, nell’ottobre del 2017 gli indici spot e contratto erano di 3-4 punti inferiori a quello medio europeo e solo nel 2021 hanno superato quota 100. Nel secondo trimestre del 2022 hanno rispettivamente raggiunto i valori di 128 e 113, che è il massimo finora rilevato. Sono aumentati anche i costi, primi tra tutti quello del gasolio, cresciuto del 21% da gennaio. Però nel terzo trimestre, i noli potrebbero contarsi a causa della prevista riduzione della domanda di autotrasporto. Il rapporto stima anche che in Italia mancano circa 20mila autisti di veicoli industriali.