Durante la notte le fiamme hanno completamente distrutto tre autocarri parcheggiati nell'area del Consorzio Caair di Vittoria e ne hanno danneggiato un quarto. Ma l'evento più grave è il ferimento di un autista che dormiva nella cabina di uno dei quattro veicoli, un uomo di 60 anni, che è stato ricoverato in ospedale a Catania in elisoccorso con ustioni sul quindici percento del corpo e una prognosi di trenta giorni. La sede del consorzio è vicino al mercato ortofrutticolo di Vittoria e la dinamica dell'incendio fa sospettare un attentato a scopo d'intimidazione.
Questo è il secondo incendio doloso ai danni di un'impresa di autotrasporto nella zona di Vittoria e i Carabinieri stanno cercando indagando non solo per trovare i responsabili, ma anche per verificare se esiste una relazione tra i due attentati. Per affrontare la questione il Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi ha convocato lunedì 20 febbraio una riunione del Comitato per la Sicurezza Pubblica. Il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, ha definito "allarmante" questo episodio, aggiungendo che "l'attenzione va mantenuta alta, perché la città non può ripiombare negli anni bui degli attentati e delle intimidazioni mafiose".
Il consorzio Autotrasporti Nuovo Caair è sorto nel 2005 dal precedente Consorzio Trasporti Caair ed è specializzato nel trasporto a temperatura controllata. La sede dove è avvenuto l'attentato si estende su 17mila metri quadrati e ha un impianto per lo stoccaggio, mentre la flotta è formata da quaranta veicoli industriali.
Il Caair aderisce alla Fita Cna e sull'incendio di sabato è intervenuta la presidente dell'associazione degli autotrasportatori, Cinzia Franchini: "Esprimo la mia vicinanza e quella di tutta l'Associazione che presiedo all'imprenditore colpito da un ennesimo, gravissimo, atto intimidatorio e al suo autista ora ricoverato presso l'ospedale di Catania per le ustioni riportate nel tentativo di salvare gli autocarri dalle fiamme".
Nella nota, Franchini ricorda che l'associazione denuncia da anni il radicamento delle mafie in diversi settori produttivi, tra cui l'autotrasporto in diversi ortomercati, compreso quello di Vittoria: "Tutto ciò davanti all'impotenza degli operatori onesti e di una parte di antimafia che si è persa tra convegni e salotti buoni. Abbiamo denunciato la drammaticità della situazione in cui ci troviamo a lavorare non solo a parole ma anche con fatti concreti. Questo il significato della nostra costituzione di parte civile, a Catania, prima volta in Italia per una associazione di rappresentanza dell'autotrasporto, al processo che vede alla sbarra Vincenzo Ercolano, ritenuto il boss a capo della cupola dell'autotrasporto".
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