Mentre gli autotrasportatori dell'Ilva di Marghera attendono i pagamenti promessi durante l'incontro con i vertici aziendali avvenuto nei giorni scorsi in Prefettura, un altro fronte si apre in Piemonte. Il motivo della vertenza è lo stesso: ritardati pagamenti dei servizi di autotrasporto, che ammontano fino a sette mesi.
La protesta è iniziata la mattina di lunedì 15 dicembre e ha coinvolto sette imprese di autotrasporto, i cui lavoratori hanno bloccato l'impianto Ilva di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, dove arrivano prodotti siderurgici (soprattutto coils) su treno per essere distribuiti nell'area su strada. Il presidio è stato visitato anche dal sindaco della città, Rocchino Muliere, che si è impegnato a prendere contatto con l'Ilva e sollecitare i pagamenti.
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