A un mese dall'introduzione del cronotachigrafo digitale, le Camere di Commercio non possono distribuire le nuove carte tachigrafiche di qualsiasi tipo (autisti, imprese, officine e Autorità di controllo) a causa del ritardo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge attuativo. Col passare del tempo la situazione si aggrava, perché i centri di assistenza che non sono riusciti a ottenere una delle carte del lotto acquistato prima del 15 giugno in Francia non possono tarare i cronotachigrafi di nuova generazione (o devono farlo rivolgendosi ai colleghi che hanno già la nuova carta), gli autisti che devono chiedere una carta per smarrimento, danneggiamento e scadenza della precedente devono viaggiare segnando manualmente le ore di guida e di riposo, mentre le Forse dell'ordine non possono controllare in modo completo i cronotachigrafi di nuova generazione.
Un primo atto per affrontare questa emergenza è stato emanato il 10 luglio dal ministero dell'Interno: una nota con cui permette la guida senza carta tachigrafica per gli autisti che hanno la ricevuto della richiesta di una nuova carta e che segnano manualmente i tempi di guida e riposo. Però, questa soluzione vale solo per l'Italia, perché le Autorità comunitarie di controllo esigono l'uso di una carta valida. Per sciogliere questo noto, Anita e Unatras chiedono al Governo d'intervenire presso la Commissione Europea "affinché, in attesa che l'Italia completi l'iter burocratico e tecnico legato la rilascio delle nuove carte, si permetta agli autisti delle imprese di autotrasporto italiane che svolgono trasporti internazionali, di guidare all'estero senza il rischio di subire sanzioni", come scrivono in una comunicazione unitaria dell'11 luglio. Inoltre, se possibile, chiedono al ministero per lo Sviluppo Economico di di autorizzare l'UnionCamere ad acquisire da altri Stati le nuove carte del conducente così come ha fatto per quelle delle officine.
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