Sospendere sull’intero territorio francese il cabotaggio stradale per sei mesi, a causa delle distorsioni del mercato causate dalla pandemia di Covid-19: questa è la richiesta presentata il 17 aprile 2020 al ministro dei trasporti, Jean-Baptiste Djebbari, dall’associazione degli autotrasportatori Otre, che rappresenta le piccole e medie imprese. Prima di poter prendere questo provvedimento, il Governo francese deve ottenere l’autorizzazione dalla Commissione Europea.
Secondo l’Otre, solo il 20-25% delle imprese di autotrasporto operano in Francia nel trasporto di beni di prima necessità, spesso senza avere ritorni a vuoto e con il conseguente aumento dei costi chilometrici. Inoltre, l’associazione denuncia una riduzione delle tariffe dei trasporti perché l’offerta supera la domanda. In tale contesto, il 25% degli autotrasportatori francesi è completamente inattivo, mentre il 55% ha ridotto in modo rilevante l’attività. L’Otre aggiunge che il 52% dei camion francesi sono fermi e le imprese hanno perso complessivamente il 48% del fatturato.
Nei prossimi mesi non mancherà quindi la disponibilità di veicoli industriali, anche perché la ripresa delle attività produttive e commerciali sarà lenta. “Pertanto, è fondamentale per la sopravvivenza delle società francesi di autotrasporto, e in particolare di quelle piccole e media dimensione, garantire loro un livello minimo di attività senza che il traffico sia catturato da società straniere, alcune delle quali praticano il dumping sociale”, afferma l’Otre. “In tal senso, è necessaria sospensione del cabotaggio. Lo Stato francese deve proteggere le sue imprese, argomento che sta al centro della clausola di salvaguardia. Nessuno può negare che l'attuale crisi sanitaria stia danneggiando gravemente il mercato interno francese”.