La mobilitazione dell'autotrasporto francese, che aveva proclamato presidi e camion lumaca dalla fine di novembre all'inizio di dicembre nel nord della Francia, ha spinto il Senato francese ad abrogare l'articolo della Legge di Bilancio 2020, che prevedeva una riduzione dello sconto sulle accise del gasolio. In concreto, ciò significava per gli autotrasportatori francesi un aumento di due centesimi al litro. L'associazione Fntr, che insieme con l'Otre ha organizzato la protesta, esprime soddisfazione e ora chiede l'avvio di una commissione mista con il Governo per trovare metodi sostenibili per finanziare le infrastrutture, un problema che sussiste da quando lo stesso autotrasporto è riuscito ad abrogare l'ecotaxe prima ancora che entrasse in vigore.
Gli autotrasportatori hanno vinto la battaglia al Senato, ma devono ancora vincere la guerra nell'altro ramo del Parlamento, l'Assemblea Nazionale, che si è già espressa a favore del taglio dello sconto il 19 novembre. Se i deputati confermeranno il provvedimento, le associazioni hanno già dichiarato che "le aziende del settore non avranno altra scelta di far sentire la loro legittima rabbia", avviando azioni sul territorio.
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