Cresce in Francia la mobilitazione delle aziende di autotrasporto e dei sindacati degli autisti contro il crescente dumping sociale e la concorrenza del cabotaggio terrestre. Lo scorso 12 febbraio, quattro sigle sindacali (FNST-CGT, FO-UBCP, CFTC e SNATT-CFE CGT) hanno siglato un accordo per creare un comitato di lotta contro il lavoro illegale e la concorrenza sleale, cui aderisce anche l'associazione delle piccole e medie imprese di autotrasporto Otre. I partecipanti all'iniziativa attueranno iniziative comuni, soprattutto per presentare richieste al Governo su nuove norme e controlli.
Nello stesso tempo, le associazioni degli autotrasportatori FNTR, TLF e Unostra hanno avviato un'azione sul cabotaggio stradale, chiedendo al Governo ulteriori restrizioni nel numero e nella durata delle attività dei vettori esteri e per spingere l'Unione Europea a imporre i limiti al cabotaggio anche per i veicoli con massa complessiva sotto 3,5 tonnellate (che oggi possono agire liberamente). "Per la FNTR, il problema del cabotaggio non si limita a quello irregolare", scrive l'associazione in una nota. "Bisogna attaccare il cabotaggio nella
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