Dopo i cortei con i camion, attuati nei giorni scorsi a Taranto e Alessandria, gli autotrasportatori dell'Ilva hanno sfilato a piedi a Roma, insieme con altri rappresentanti delle imprese dell'indotto. I manifestanti sono partiti in autobus da Taranto, accompagnati dal sindaco della città, Ezio Stefano, da Novi Ligure, da Marghera e da Genova, città dove ci sono impianti siderurgici e dove operano gli autotrasportatori per trasportare materie prime o prodotti finiti.
Le imprese dell'indotto temono di perdere i loro crediti, ipotesi possibile con l'amministrazione straordinaria. Perciò si rivolgono al Governo, che potrebbe intervenire con un emendamento a qualcuna delle leggi ora in discussione al Parlamento. In particolare, potrebbe essere estesa l'esenzione fiscale temporanea per le imprese che vantano crediti con l'Ilva, ipotesi attualmente valida solo per le imprese che stanno attuando i lavori di risanamento ambientale prescritti dall'Aia.
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