Il punto al centro della discussione è la scadenza dell'accordo firmato lo scorso febbraio, che avverrà il 31 agosto. L'intesa – che stabilisce le modalità di pagamento dei crediti e del lavoro svolto dagli autotrasportatori per la società in amministrazione straordinaria - è frutto di una forte mobilitazione che ha portato anche al fermo e ai blocchi degli accessi degli stabilimenti Ilva di tutta Italia.
Secondo quanto riferisce Fita Cna in una nota, "nel corso dell'incontro le associazioni hanno riassunto brevemente quanto è avvenuto fino ad oggi, riconoscendo che i patti dell'Addendum, proposti da Ilva, sono stati rispettati compreso l'acconto sul pregresso del 30%, il cui pagamento è stato suddiviso in tre tranche". Per il rimenante 70%, aggiunge l'associazione, i rappresentanti dei fornitori hanno chiesto a Ilva se vuole proseguire con il sistema degli acconti. "Inoltre, anche in relazione alle sofferenze economiche delle imprese determinate dal mancato pagamento degli importi pregressi, si è domandato di mantenere i pagamenti a trenta giorni senza decurtare l'acconto di marzo".
La nota della Fita riporta la risposta dell'ingegner Spaltini, dell'Ilva. Egli "ha ribadito di avere interpellato la Magistratura per potere proseguire i pagamenti attraverso gli acconti e di essere in attesa di risposta, che avverrà a settembre. Chiederà invece alla Tesoreria per il mantenimento dei pagamenti a trenta giorni e la non deduzione dell'acconto".
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