Nella lettera inviata il 2 marzo 2018 al ministro dei Trasporti, Domenico Minniti, l'unione dell'autotrasporto esprime "alcune perplessità" sui piani per gestire la viabilità e la circolazione dei veicoli industriali duranti le nevicate. In particolare, Unatras richiama il protocollo firmato nel dicembre del 2005 dal ministero dell'Interno, associazioni degli autotrasportatori, Anas e Aiscat, che deve essere "rivisto e aggiornato" per rendere "più elastico" il fermo temporaneo dei veicoli pesanti "anche in funzione dell'evoluzione tecnologica e di sicurezza".
Un altro motivo per rivedere il protocollo è "la maggiore capacità di intervento ed efficacia che è stata riconosciuta alle società di gestione della rete autostradale alle quali la Legge di Bilancio per il 2018 (comma 568), ha consentito di svolgere in house il 40% dei lavori di manutenzione senza dover ricorrere alle gare". L'obiettivo è evitare di "penalizzare oltre misura le imprese", magari a causa delle "eccessive preoccupazioni da parte di chi gestisce la rete stradale".
Unatras propone quindi che i rappresentanti delle maggiori associazioni dell'autotrasporto partecipino ai Comitati Operativi Viabilità operanti nelle Prefetture. Per quanto riguarda l'attuale situazione, l'unione chiede la revoca dei provvedimenti di fermo dei camion "ove non suffragati da oggettive condizioni avverse". Per discutere di questi temi, Unatras chiede un incontro urgente con il ministro degli Interni.
Oltre alla lettera al ministro Minniti, Unatras ha diffuso oggi una nota meno formale, dove afferma che i divieti di questa settimana hanno causato mancati incassi per cinque milioni al giorno. "Chi risarcirà gli autotrasportatori dei danni subiti?", chiede l'unione. "Ormai siamo all'improvvisazione assoluta sulla gestione dell'emergenza maltempo", prosegue l'associazione, che critica le ordinanze emesse il 1° marzo in Piemonte , Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Umbria.
In questi giorni, prosegue l'unione, "decine di migliaia di autisti di camion risultano bloccati sui piazzali, ai caselli e lungo le strade abbandonati a se stessi", in una situazione con viabilità a macchia di leopardo. "Chi ha la responsabilità di Governo dovrebbe chiedere scusa ai trasportatori italiani e fare mea culpa per non essere in grado di gestire efficacemente l'allerta maltempo, per la quale era necessario attivarsi con gli enti gestori per tenere le strade libere ovvero far circolare gli automezzi sulla rete autostradale che spesso è stata chiusa senza neve", conclude la nota.
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