Le associazioni italiane dell’autotrasporto hanno compiuto un altro importante passo contro le limitazioni imposte dall’Austria ai veicoli industriali che transitano in Tirolo. Questa volta l’obiettivo non è Vienna, bensì la Commissione Europea, che non sta attuando iniziative per garantire la libera circolazione delle merci. Le sigle hanno così presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. “In assenza d’interventi decisivi da parte delle istituzioni europee, abbiamo deciso, trovando piena sintonia nelle altre organizzazioni del trasporto e dell’industria, di mettere in campo un’azione legale per porre fine alla reiterata violazione dei principi di libera circolazione delle merci e di equa concorrenza nell’UE”, spiega il presidente di Anita, Thomas Baumgartner.
Il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, auspica che “la Corte accerti definitivamente le responsabilità di chi, nel corso di questi anni, ha assistito impassibile allo scempio perpetrato ai danni delle nostre imprese, evitando di aprire una procedura d’infrazione verso l’Austria per violazione delle norme del Trattato UE sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle merci”, mentre il segretario generale della Fedit, Salvatore Cocchiaro, aggiunge: “È da qualche anno ormai che la direttrice dello sviluppo e dell’export si è spostata verso nord-est. Lungo questa direttrice l’autostrada del Brennero rappresenta, come tutti sanno il percorso obbligato e naturale. In un momento nel quale l’economia italiana ha ripreso vigore con standard di sviluppo del Pil importanti, la decisione del Tirolo, che di questo dovrà rispondere alle autorità comunitarie e al Paese, appare come un gesto incomprensibile, quasi ostile”.
Le associazioni precisano che finora il Tirolo austriaco non ha mai dimostrato che le restrizioni al transito dei veicoli industriali abbiano portato benefici ambientali e che il problema delle emissioni nocive dei camion è stato “da tempo superato grazie agli investimenti degli autotrasportatori nel ricambio del parco automezzi con motori di ultima generazione. Le stazioni di rilevamento lungo l’autostrada nel Tirolo, infatti, non registrano più superamenti della soglia di emissioni imposta dalle normative europee”.