La minaccia di un fermo dei servizi dell’autotrasporto ha spinto il Governo a preparare i due principali interventi normativi chiesti dalle associazioni, che riguardano il contributo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti e l’erogazione di 300 milioni già stanziati come credito d’imposta. La mattina del 3 maggio 2023, il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha infatti dichiarato che questi due temi sono stati inseriti nel Decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri del primo maggio.
Nel primo caso, dovrebbe essere sospeso il pagamento della quota del 2023, il cui versamento della prima rata era previsto per il 28 aprile. Per il credito d’imposta, Rixi ha dichiarato che “finalmente sono stati resi disponibili i 300 milioni stanziati per affrontare i rincari di carburanti ed energia”. Ciò grazie all’approvazione del relativo provvedimento da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Commentando queste anticipazioni, il presidente di Trasportounito Franco Pensiero afferma che “l’auspicio è che il Governo dimostri la medesima determinazione sul tema della riforma delle regole e sul superamento dei numerosi problemi strutturali del settore, quali la carenza ormai cronica dei conducenti; l'individuazione di infrastrutture e aree dedicate; l’attenzione ai limiti comunitari e internazionali così come a motorizzazione e codice della strada; la necessità cogente di modifiche al marebonus e ferrobonus”.