Negli ultimi mesi, la società danese di autotrasporto Kurt Beier Transport è protagonista di una vicenda giudiziaria legata allo sfruttamento degli autisti stranieri. La questione è complessa e TrasportoEuropa ne ha parlato diverse volte. In sintesi, l’azienda di autotrasporto è accusata di avere usato in modo illecito autisti stranieri, soprattutto filippini, con paghe basse e condizioni di vita pessime. L’inchiesta è stata avviata nell’ottobre 2018 dalla Polizia dello Jutland meridionale su una società che operava in sub-appalto per Kurt Beier, la polacca HBT International Transporte.
Al termine dell’inchiesta, i vertici della società sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di usura aggravata. Da questa inchiesta è iniziata una vertenza tra la Kurt Beier e un suo committente, lo spedizioniere Nordic Transport Group, dove le due società chiedono a vicenda un risarcimento milionario. Nel parla l’organo d’informazione del sindacato danese 3F Fagbladet 3F, secondo cui davanti al giudice civile di Kolding i legali delle sue aziende hanno chiesto all’altra due milioni di corone danesi (pari a circa 268mila euro).
La vicenda parte dalla risoluzione del contratto di autotrasporto decisa a novembre 2018 da Nordic Transport Group proprio per le accuse di sfruttamento degli autisti. Dopo le notizie delle accuse, i clienti dello spedizioniere gli hanno chiesto spiegazioni, minacciando di cercare altri fornitori di trasporto. Inoltre, la risoluzione del contratto con Kurt Beier ha costretto lo spedizioniere a trovare rapidamente una cinquantina di camion per i trasporti internazionali. Per farlo sono passati tre mesi, duranti i quali lo spedizioniere avrebbe perso fatturato per due milioni di corone. Da qua la richiesta di risarcimento.
La società di autotrasporto chiede invece il pagamento di una fattura di 2,3 milioni di corone emessa nella primavera del 2019 alla Nordic Transport Group come saldo per i sui servizi, di cui finora lo spedizioniere ha pagato un acconto di 300mila euro. E nello stesso tempo respinge la richiesta del risarcimento. La Kurt Beier respinge tutte le accuse di sfruttamento e riconosce solo le cattive condizioni in cui vivevano gli autisti a Padborg (situazione poi migliorata con la costruzione di nuovi alloggi).