L'UFT svizzero ha rilevato che da gennaio a giugno 2018 hanno viaggiato sulle strade delle Alpi 477mila veicoli industriali, il 2,5% in meno del primo semestre 2017. Questo è il valore semestrale più basso dal 1999, anno in cui la Confederazione ha introdotto le prime misure per trasferire le merci dalla strada alla rotaia e da allora si registra un calo pressoché costante della gomma. L'Ufficio Federale precisa che i camion sono calati su tutti i valichi. Però il treno non sembra beneficiare in pieno della flessione del camion, perché lo stesso UFT rivela che nel primo semestre il traffico ferroviario delle merci mostra addirittura una flessione dello 0,2% sullo stesso periodo del 2017, dopo una costante crescita dal 2013 al 2017.
La mancata crescita del treno deriva soprattutto dai cantieri aperti sulla rete ferroviaria svizzera, come quello del San Gottardo per adeguare alcune gallerie al transito di carri con semirimorchi alti quattro metri. Ci sono poi stati alcuni scioperi dei ferroviari francesi, che hanno sospeso diversi viaggi. L'UFT ritiene anche che la chiusura della ferrovia del Reno avvenuta nell'estate del 2017 a Rastatt abbia trasferito in modo definitivo alcuni traffici su altri itinerari o su altri modi di trasporto.
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