Lo sgombero della cosiddetta jungla di Calais avvenuto nel 2016 non ha risolto il problema degli assalti dei migranti ai veicoli industriali diretti all'imbarco verso la Gran Bretagna. Le barricate poste sulle strade per fermare i veicoli si sono semplicemente spostate di qualche chilometro, come da tempo avvertono le associazioni degli autotrasportatori francesi e britanniche, causando un pericolo per chi viaggia. E questa volta ci è scappato il morto.
La Prefettura di Pas-de-Calais ha annunciato oggi che durante la notte, poco prima delle quattro, un furgone polacco che percorreva l'autostrada A16 ha tamponato l'ultimo camion di una fila che si era creata per una barricata di tronchi d'albero costruita probabilmente da migranti che cercavano di salire sui semirimorchi diretti all'imbarco. L'incidente è avvenuto all'altezza del Comune di Guemps, a quindici chilometri da Calais e dopo l'urto il veicolo si è incendiato, uccidendo il suo autista. La Polizia ha arrestato nove persone di nazionalità eritrea trovate nel semirimorchio di uno degli articolati fermi davanti alla barricata.
Questa mattina, le associazioni dell'autotrasporto francesi FNTR e TLF hanno diramato una nota con cui chiedono al Governo provvedimenti "idonei e immediati" per contrastare questo fenomeno. Le associazioni sottolineano che è la prima volta che un autista muore per le barricate, ma questo incidente era facilmente prevedibile: "Nonostante lo smantellamento del campo profughi avvenuto alla fine del 2016 – si legge nella nota – il periodo estivo resta propizio all'afflusso di migranti in Europa, in modo particolare verso Calais. Queste persone disperate ricorrono a tutti i mezzi, anche quelli illegali, per cercare di raggiungere la Gran Bretagna".
La FNTR e la TLF ricordano che l'autotrasporto è la prima vittima di questo fenomeno, che nelle prossime settimane s'intensificherà: "È quindi necessario che le Autorità locali e nazionali, in concerto con il settore dell'autotrasporto, prendano immediatamente le misure adatte per affrontare questo problema ed evitare un nuovo drammatico incidente".
L'associazione britannica RHA ha lanciato l'allarme su Calais già il 30 maggio scorso, chiedendo al ministro della Difesa francese di dispiegare i militari nell'area di Calais contro le "violenze e intimidazioni" ricevute dagli autisti. L'associazione del trasporto è intervenuta anche dopo l'incidente di questa notte e il suo presidente Richard Burnett ha dichiarato che "le nostre peggiori previsioni si sono avverate". Egli ha aggiunto che non basta proteggere Calais, ma anche le strade che portano alla città e ha chiesto anche al nuovo presidente Macron di dispiegare le Forze Armate per garantire il transito sicuro ai veicoli.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!