Durante l’esame in Parlamento della Legge di Bilancio 2022, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha annunciato un emendamento per ridurre le agevolazioni fiscali sui carburanti fossili, riproponendo così una misura anticipata nei mesi scorsi. Ciò comporterebbe anche una diminuzione dello sconto sulle accise del gasolio in vigore per le imprese di autotrasporto che usano veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate e con motori Euro V o superiori. Una proposta che trova l’opposizione di Conftrasporto, che la ritiene “antieconomica e antiambientale”. Oltre a mantenere il beneficio per il gasolio, la confederazione ne chiede uno anche per le imprese che usano il gas naturale liquefatto, il cui prezzo è raddoppiato in un anno.
Nell’autotrasporto, spiega Conftrasporto, un terzo dei costi funzionali all’operatività degli autoveicoli è legato al carburante e quindi un suo aumento comprometterebbe l’esistenza di numerose aziende. Per il gas naturale, la confederazione propone un credito d’imposta del 30% sul suo costo di acquisto, al netto dell'Iva per le imprese di autotrasporto in conto terzi. “Questa misura comporterebbe oneri a carico dello Stato valutabili in 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, periodo che si risente congruo per consentire di superare e nel contempo assorbire gli effetti dell’attuale contingenza economica negativa”, precisa Conftrasporto.