L'inchiesta è iniziata con il sequestro di un'autocisterna carica di carburante partita dalla Germania e che viaggiava con documenti falsi per evitare il pagamento delle accise. I Finanzieri hanno quindi approfondito l'indagine, scoprendo un'organizzazione che utilizzava due società di comodo con sede a Pistoia e a Scandicci per importare illegalmente il gasolio, che poi rivendeva a prezzo più basso della pompa in un circuito illegale. AL termine dell'indagine, i Finanzieri hanno denunciato undici persone, di cui cinque arrestate, e sequestrato beni per oltre un milione di euro.
I reati contestati sono l'associazione a delinquere per la sottrazione all'accertamento e al pagamento di prodotti soggetti ad accisa, violazione delle regole di trasporto di tali prodotti, falso in atto pubblico, truffa ai danni dell'Amministrazione finanziaria ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
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