Il primo passo per consentire ai committenti dell'autotrasporto di verificare se la società che utilizzano opera in modo regolare è compiuto: dal 16 dicembre 2015, l'Albo ha messo online la prima implementazione del database sulle imprese di autotrasporto per conto terzi iscritte, che ogni cittadino può consultare tramite il Portale dell'Automobilista. Il vice-presidente dell'Albo, Silvio Faggi, precisa che il database passerà sul nuovo portale dell'Albo, quando sarà attivato (si prevede entro la fine di dicembre).
Per accedere alla consultazione è necessario registrarsi al Portale dell'Automobilista. Attenzione: bisogna farlo come cittadino e non come impresa. Infatti, la registrazione come impresa porta a un percorso specifico per le aziende di autotrasporto che permette, per esempio, di pagare le quote dell'Albo, ma non di consultare il database sulla regolarità. In realtà, sarebbe importante farlo anche come autotrasportatore, per verificare la posizione di un eventuale sub-vettore (o magari anche di un concorrente ritenuto irregolare).
Quando si accede al Portale dell'Automobilista come utenti registrati, bisogna guardare la colonna sulla sinistra, nella sezione "Accesso ai servizi", dove si trova il link denominato "Consultazione regolarità posizione Albo". Premendolo, compare una maschera di ricerca divisa in due parti: una per le ditte individuali e una per le società. Ovviamente ne va compilata solo una, secondo il tipo d'impresa. Nel caso delle società, si può inserire solamente la partita Iva (e solo quella), oppure la denominazione, il tipo di società, la provincia e il comune. Poi va compilato il campo "Motivo visura". Infine si preme il link "Ricerca".
Se i dati immessi corrispondono a quelli di un'azienda iscritta all'Albo degli autotrasportatori appare in fondo alla pagina il nome, la partita Iva e l'indirizzo della sede e, sotto, un link denominato "Attestato visura". Premendolo si scarica il pdf con l'attestato di regolarità che certifica l'iscrizione all'Albo, alla Camera di Commercio e al Registro Elettronico Nazionale e la regolarità contributiva sulla base dei dati di Inps e Inail.
In quest'ultimo caso, precisa Faggi, "è possibile che il sistema restituisca un dato non definitivo, se l'impresa risulta in fase di verifica istruttoria da parte degli istituti preposti. L'istruttoria comunque non può durare più di trenta giorni e va sottolineato che questo stato comunque non pregiudica la regolarità dell'impresa".
Il vece-presidente dell'Albo aggiunge che "per ora non influisce sulla regolarità il pagamento regolare della quota annuale all'Albo che comunque verrà implementata quanto prima, in considerazione del fatto che le quote vengono pagate tutte con sistemi elettronici per cui la verifica di regolarità può essere fatta in tempo reale".
Il prossimo passo è l'inserimento di una funzione che mette in relazione il numero dei veicoli che risultano di proprietà dell'azienda con quello degli autisti dipendenti, un parametro che dovrebbe segnalare eventuali casi di lavoro nero o uso irregolare della manodopera straniera.
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